Il nome non è dei più simpatici ma quando si ha modo di conoscerlo meglio sicuramente l’opinione su di lui migliorerà. Si tratta di un arbusto ornamentale il cui nome scientifico è Cercis siliquastrum ma che è noto con il nome comune di Albero di Giuda.
E’ originario del Mediterraneo Orientale e dell’Asia Minore. In passato era largamente diffuso su tutte le coste e nelle regioni dal clima più favorevole. La forma aggraziata e la copiosa fioritura lo rendevano (e lo rendono) perfetto per arredare parchi e giardini.
L’Albero di Giuda vanta un portamento elegante, è caducifoglio ed arriva a misurare fino un massimo di 10 metri di altezza. Lo si può allevare anche a cespuglio. La chioma è arrotondata, piuttosto densa.
E’ caratterizzato da un fusto snello, più o meno obliquo e sinuoso, per la maggior parte irregolare con corteccia bruno-rossastra scura, liscia negli esemplari giovani e poi scura e rugosa. I rami sono irregolari e grigio-rossastri. Presenta foglie alterne cuoriformi di un verde brillante, dal lungo picciolo.
Nel mese di aprile prima della comparsa delle foglie, compaiono i fiori rosa violaceo, riuniti in infiorescenze a grappolo sessile a forma di farfalla, la cui bellezza persiste per circa un mese. Le foglie spuntano solo dopo che i fiori sono appassiti.
Dall’estate e per tutto l’inverno permangono i frutti lunghi circa 8-12 cm: baccelli allungati, appiattiti e bruni, che contengono semi duri e scuri.
Il Cercis siliquastrum è a crescita lenta, si rivela ideale per piccoli spazi, e decora praticamente tutto l’anno, in particolare nel periodo della fioritura quando la sua chioma si trasforma in una nuvola rosa-rossa.
Al potere decorativo si associa il vantaggio di avere un’ottima resistenza all’inquinamento cittadino, per questo è largamente impiegato per l’arredo urbano e nei parchi.
Classificazione botanica
L’Albero di Giuda, nome scienfitico Cercis siliquastrum, è una specie del genere Cercis della famiglia delle Fabaceae (leguminose).
Principali varietà
Ci sono alcune varietà di Cercis siliquastrum, tra queste, c’è una cultivar a fiori bianchi, il Cercis siliquastrum alba. Molto scenografico il Cercis siliquastrum Rubra che presenta fiori di un fucsia intenso. La varietà Sterilis non produce baccelli.
Fioritura
Da marzo ad aprile il Cercis siliquastrum regala una fioritura esplosiva, che fa capolino prima sulla corteccia nuda ancora prima delle foglie per poi infittirsi sui rami fino a coprirli completamente. Il colore dei fiori vira dal rosa porpora al viola.
Oltre che belli i fiori sono commestibili sia a crudo, ad esempio nelle insalate, che fritti in pastella. Si possono addirittura conservare in salamoia o sottaceto.
Consigli per la coltivazione dell’Albero di Giuda
L’ Albero di Giuda è molto adattabile, per questo si rivela perfetto per essere allevato in città, nei parchi, nei giardini. Necessita di poche cure ed è molto resistente all’inquinamento atmosferico.
Ha un’ottima tolleranza alla siccità e non teme il freddo.
Non ha nemmeno particolari esigenze in fatto di terreno ma predilige i terreni calcarei e le esposizioni in pieno sole per una migliore fioritura.
Resiste anche alla mancanza di concime, trattandosi di una leguminosa, ricava l’azoto atmosferico direttamente dai batteri che stazionano sulle radici. Può essere cresciuto sia a cespuglio che ad albero.
Cotivazione in vaso
L’Albero di Giuda si adatta anche alla coltivazione in vaso come bonsai sia per esterni che interni.
Coltivazione in piena terra
In base alla location si può scegliere di allevare l’Albero di Giuda ad albero oppure a cespuglio. Quasi ovunque il periodo ideale per la messa a dimora è e l’autunno. E’ però preferibile procedere in primavera nelle zone pedemontane o in quelle battute da venti freddi che possono danneggiare in modo grave soprattutto le piante giovani.
Pianta da siepe
Gli esemplari allevati a cespuglio possono fungere anche da siepi coloratissime.
Temperatura
Il Cercis siliquastrum non teme il freddo né il caldo torrido . Inoltre tollera il vento salmastro, e si può quindi allevare vicino al mare.
Luce
L’Albero di Giuda preferisce il pieno sole che garantisce una migliore fioritura , ma tollera anche la mezz’ombra.
Terriccio
Questa pianta non ha particolari esigenze in fatto di terreno ma l’ideale è un suolo calcareo.
Annaffiatura
Questa leguminosa resiste alla siccità (fa eccezione l’anno seguente all’impianto, quando va annaffiato costantemente ed adeguatamente).
Moltiplicazione
La propagazione dell’Albero di Giuda si fa tramite i semi, che la pianta produce in abbondanza. La semina avviene in marzo, in contenitori riempiti con composta da seme. Nel momento in cui le piantine raggiungono dimensioni adeguate si possono piantare in vasi di circa 10 cm di diametro, che si interrano all’aperto, in vivaio. Generalmente prima del trasferimento a dimora le piantine devono essere tenute in vivaio per circa due anni, o anche di più.
Concimazione
Per le piante che appartengono alla famiglia delle Leguminosae, le concimazioni azotate sono del tutto superflue. Le loro radici vivono in simbiosi con alcuni batteri azotofissatori che nutrono il terreno in modo naturale.
Verso novembre può rivelarsi utile distribuire un’abbondante dose di stallatico maturo nell’area coperta dalla chioma per migliorare la tessitura del terreno e garantire una buona vitalità e un ottimo sgrondo delle acque.
Potatura
L’Albero di Giuda tollera le potature, ma solo quando indispensabili.
Di norma non ne ha bisogno, sia per l’ingombro contenuto che per la forma aggraziata. Le potature, anche eventualmente drastiche, vanno quindi limitate in caso di danni evidenti ai rami per via del freddo e del gelo. Tutte le parti secche o danneggiate dal gelo vanno eliminati. E’ bene procedere dopo la fioritura, per riconoscere i rami rami produttivi.
Altri consigli per la cura
L’Albero di Giuda può rappresentare il punto focale in un piccolo giardino ma, spazio permettendo, rende benissimo in un gruppetto di 3-4 esemplari.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Il Cercis siliquastrum è una pianta molto rustica, pertanto non soffre di particolari malattie. Tuttavia può subire l’attacco da parte degli afidi. La prevenzione può avvenire attraverso la regolazione delle annaffiature. Un’altra patologia che può colpire questa pianta è il cancro rameale noto come cancro da Nectria, fungo parassita che colpisce i tronchi e i rami di alberi di latifoglie. Per prevenire questa malattia bisogna evitare i ristagni idrici e gli errori di potatura.
Curiosità
La denominazione “albero di Giuda” ha origine dalla leggenda che vi si sia impiccato l’apostolo traditore. Secondo un’altra versione sotto a questo albero Giuda ha dato il suo bacio traditore a Gesù. I fiori rappresenterebbero le lacrime di Cristo e il loro colore la vergogna per la perfidia di Giuda. La leggenda viene avvallata anche dal comportamento naturale dell’albero, il quale fiorisce proprio durante il periodo di Pasqua.
Ma si pensa che questa fama sia frutto di un equivoco: il nome deriverebbe da “albero della Giudea” perché nell’attuale territorio dello Stato d’Israele è molto comune.
Altri alberi paiono essere stati prescelti da Giuda: la rosa canina i cui semi in Germania sono denominati “bacche di Giuda”; il fico selvatico che secondo la leggenda discende dall’albero a cui si impiccò Giuda e per questo non riesce a far maturare i suoi frutti; il carrubo che i siciliani chiamano “arvulu i Giuda”.
In provincia di Bologna il Cercis è fra gli alberi maledetti: con il suo il legno sarebbe stata costruita la croce di Gesù.
Il legno dell’Albero di Giuda è u di colore rosso ed caratterizzato da abbondante venatura che lo rende perfetto per realizzare lavori di ebanisteria e di intaglio. La sua elevata resistenza lo rende adatto per realizzare piccoli oggetti al tornio.
Tossicità e/o uso erboristico
Dai giovani rami si ricava un principio tintorio di colore giallo.
I fiori del Cercis sono indicati per ottenere il miele di melata.
Dai frutti che persistono sulla pianta tutto l’inverno si possono trarre i semi di colore bruno nerastro che, macinati, regalano uno sfarinato molto energetico.
I suoi fiori rappresentano una vera bontà in cucina. Si possono consumare crudi o in pastella.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
Tutte le leggende legate all’Albero di Giuda contribuiscono a dare una cattiva fama a questa pianta. Ma la sua bellezza, il suo alto potere decorativo, non possono che fare decadere l’immeritata negatività attribuita a questa pianta. Come può una pianta così bella portare male?
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